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Mastro Marangon e la corte di Re Tarlo

Mastro Marangon e la corte di Re Tarlo

Anagrafica

    Classificazione: Maschera storica
    Periodo storico: 1400
    Regione: Veneto
    Associazione: comitato festeggiamenti frescà di cerea

MASTRO MARANGON E LA CORTE DI RE TARLO
Cerea – Veneto

STORIA DELLA MASCHERA 

Mastro marangon e la corte di re tarlo dalla fresca’ di cerea ( dal 1500 strada vicinale della frasca) Da cerea verso casaleone nel cosi detto distretto del mobile d’arte. Marangon ( dal latino mergere – tuffare-)
Chi dalle nostre parti non conosce la figura del “marangon” ovvero falegname è uno dei mestieri più antichi del mondo. Da s. Giuseppe, che ne è il patrono, a mastro Geppetto di pinocchio, tanto per citarne alcuni. Deriva dal nome di un uccello, il marangone dal ciuffo (della famiglia dei cormorani) la cui caratteristica è di tuffarsi sotto l’acqua per pescare i pesci. anche in greco moderno per marangone si intende il falegname. termine rimasto dai tempi della serenissima quando i maestri d’ascia erano usi tuffarsi sotto le chiglie delle navi per ripararle, (marangoni da mar). fu nel medioevo che nacquero le prime corporazioni artigiane e fra queste anche quella del dei falegnami (marangoni da case). per esercitare questa professione, bisognava essere iscritti alla relativa corporazione. Accedervi non era però un’impresa facile e i giovani apprendisti, detti “bocia”, dovevano aver svolto un lungo tirocinio presso la bottega di un maestro, detto “ mastro”. per diventare mastro, però, bisognava dimostrare , non solo di aver appreso il mestiere, ma anche la bravura con la realizzazione di mobili importanti per arredare case, palazzi e castelli di ricchi nobili. Fra i quali : el conte del trivelin, el marchese de la raspa, la contessa de la cola, la duchessa de la sgurbia, el baron del biron, el principe de la sega ecc. ecc.
“ arivemo ai mobili nostrani, fati de morar (gelso), castagnar, pezo (Abete), nosa e zireso. Laorandoli col soramanego e la sgurbia, col segazzo e la spondirola, el trivelin e la scaiarola, sgrosse con la valdora ( ascia). na fasina de careza, par impaiar le careghe, par comodar le ciape de nobili e pitochi. Ai giorni nostri restauremo mobili antichi rusteghi,pieni de busi de tarlo e crepi nel legno. e Alora …. cola e stuco se non te vol exa un bauco. ( Roberto Faccini)

DESCRIZIONE DELLA MASCHERA 

Costumi ispirati al tardo “400 italiano tratti da quadri dell’epoca, nobiliari e popolani.

Persona autorizzata ad indossare la Maschera:

Roberto Faccini

 

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