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Chicchirichella

Chicchirichella

Anagrafica

    Classificazione: Maschera Commedia dell'Arte
    Periodo storico: presumibilmente 1600
    Regione: Umbria
    Associazione: Il Laboratorio del Paesaggio

CHICCHIRICHELLA
Avigliano Umbro – Terni – Umbria

STORIA DELLA MASCHERA 

BREVE STORIA DELLA MASCHERA:
CHICCHIRICHELLA Maschera Umbra della commedia dell’arte nasce nel rione Castelluzzo in Avigliano Umbro. Porta sempre a tracolla sulle spalle il suo strumento, il liuto, dal quale mai si separa. Canterino, canta solo di mattina perché la sera è già ubriaco. Porta infilata nel proprio cappello una piuma d’oca che gli serve per scrivere di getto le sue canzoni. Furbo. Vivace. Intelligente e sveglio. Capace ma svogliato. Spiritoso, scherzoso, stravagante. Vive di espedienti e della sua musica. Il suo abito è fatto della stoffa a rigoni, fodera dei materassi contadini umbri. Il padre viene da Narni, la madre da Santa Restituta, i nonni da parte del padre da Taizzano e Orte, da parte di madre da Amelia-Guardea e Montecastrilli.
Denominazione dialettale SINCOPATO «Nun te mette a fa le picchionesse, sta cosa nun me sconfnfera!”
PROFILO PSICOLOGICO
La strada è la sua dimensione, la musica la sua espressione, la vita libera la sua condizione. Creativo, vivace, intelligente, spiritoso e stravagante vive a stento della sua musica che scrive utilizzando la piuma d’oca che porta nel cappello e che suona col suo liuto, oggetto dal quale mai si separa e che, come la coperta di Linus, lo conforta e rassicura. La sua personalità si può riassumere nella famosa frase «è intelligente ma non si applica»: istrionico e infantile vive una dimensione bohemienne dove ci si nutre di libere emozioni e si rifiuta ogni tipo di regola e condizionamento. Campa di espedienti, spesso si incontra all’osteria del Cicchio col compare di merende Nasoacciaccato. La sera è quasi sempre ubriaco, vizio questo che copre la coscienza dei suoi limiti e non gli consente di progredire nel rapporto con Rosalinda della quale è anche lui innamorato.
ARCHETIPO DEL VAGABONDO
È l’espressione del modello Peter Pan che rifiuta di diventare adulto e finisce col restare sempre infantile, anche nella vecchiaia. Piuttosto che diventare Uomo e prendere coscienza delle responsabilità e dei limiti della condizione umana, vive sacrificando l’evoluzione di sé e la possibilità di costruire rapporti affettivi stabili.

DESCRIZIONE DELLA MASCHERA 

Il colori del costume di Chicchirichella sono l’arancio e l’avorio. La giacca e le braghe fin sotto al ginocchio con risvolto, sono fatte col tessuto della fodera che si usava per i vecchi materassi contadini ripieni di erbe, tessuto a rigoni color avorio alternati con altri dal ruggine al marrone. Una cinta di cuoio tiene la giacca stretta ai fianchi con una scarsella per tenere i suoi averi. Le calze sono avorio e le scarpe in cuoio chiaro. Ha un cappello aranciato con una lunga falda sul davanti e una penna d’oca infilata di lato per poter scrivere. Indossa un corto mantello di tessuto color ruggine, che gli svolazza vivacemente addosso, e un collo bianco guarnito di un piccolo pizzo, arricciato a mo’ di gorgiera. Porta sempre con se il suo liuto col quale comporre e suonare melodie. Maschera in cuoio di colore marrone scuro, dal naso zannesco lungo e appuntito. Lo stile ricalca il periodo fine XVll secolo. Un abito sobrio e al contempo stravagante, che rispecchia il suo status sociale di artista

Credit Foto Fabio Oddi

Persona autorizzata ad indossare la Maschera:

Marco Fioretti

Maschera riconosciuta da:

Comune e Pro Loco Avigliano  Umbro – Camera commercio Terni

La maschera oggi..

Chicchiricella

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