GIANGURGOLO
Catanzaro
STORIA DELLA MASCHERA:
Ad un bimbo abbandonato presso la Ruota del Convento della Stella a Catanzaro viene dato in nome di Giovanni Rota. Giovincello viene affidato ai Monaci del vicino convento dei Monte dei Morti. Cresce e sotto le cure di un Frate avviato all’arte della caccia .Proprio durante una battuta di caccia si imbatte in un nobile spagnolo ferito ed inseguito dai briganti. Nonostante le sue cure lo spagnolo morì lasciandogli la sua eredità ed una lettera dove spiegava come salvare Catanzaro dalla dominazione spagnola. Da qui Giangurgolo iniziò ,con l’ausilio di un teatro ambulante a mettere in scena spettacoli satirico politici.
Dopo tempo venne scoperto e condannato a morte e fu costretto a fuggire in Francia. Ritorno poi in Catanzaro proprio quando la città era colpita dalla peste e l’abbraccio col suo fedele amico Marco, anch’egli colpito dalla epidemia gli fu fatale .
DESCRIZIONE DELLA MASCHERA
Giangurgolo ha un naso enorme ed una spada lunga al fianco ,un cappello a cono, un corpetto stretto e colorato sopra una bianca camicia e pantaloni a sbuffo a righe gialle e rosse che oltre a riprodurre i colori del regno degli Aragona rappresenta i colori di Catanzaro.
Persona autorizzata ad indossare la Maschera:
Vincenzo (Enzo) Colacino