DONNE DI ATTILA
Quinzano – Verona
STORIA DELLA MASCHERA
Il Gruppo Carnevale Quinzano nasce nei primi anni ’80.
Giuseppe Carli aveva da sempre il desiderio di dar vita ad una figura che rappresentasse degnamente il paese di Quinzano e nel 1981, diede vita alla maschera di ATTILA, Re degli Unni.
Attila, figura altamente decorativa ed entusiasmante, aggiunse alla sua maschera una folta, coloratissima corte di concubine e guerrieri che lo seguirono prima a cavallo di un asino, poi a piedi ed in ultimo con un carro costruito interamente di legno abbellito con elmi e lance: sul retro la grande “Aquila Reale”, da allora simbolo del Carnevale di Quinzano.
La storia narra che Quinzano – piccolo paese alla periferia di Verona – fu la base logistica perfetta per i soggiorni del bellicoso condottiero d’oltralpe; infatti la conferma della sua presenza sono le impronte somatiche che si riscontrano ancora oggi in molti volti quinzanesi.
Sul Monte Ongarine le sue donne, i bambini e gli anziani conducevano la loro vita quotidiana aspettando il ritorno degli uomini dalle battaglie.
La sua permanenza a Quinzano durò fino a dopo il famoso incontro con Papa Leone I a Salionze lungo le rive del Mincio da dove ripartì per il suo lontano nord.
Nel 2016 Attila si ritira e le sue donne guerriere e coraggiose decidono di continuare a portare avanti la tradizione del carnevale di Quinzano rinominando la maschera in “Donne di Attila”.
DESCRIZIONE DELLA MASCHERA
Periodo compreso da età tardo-antica e alto medievale (440-453 d.c.)
Mantelli colorati, corazze di pelli e pellicce, scarpe di pelo.
Elmi, spade, lance, scudi bordati d’oro con borchie con al centro un’aquila reale ad “ali spiegate”.
Persona autorizzata ad indossare la Maschera:
Serenella Pegoraro