PETTIROSSO E CAPINERA (PICIOROSS E CAPINERA)
Occhieppo Inferiore e Superiore – Biella – Piemonte
STORIA DELLA MASCHERA:
Si narra che tanto tempo fa c’erano rivalità tra le due frazioni di Occhieppo, quella Inferiore considerata una frazione di gente povera e quella Superiore, dove le persone erano più ambienti e benestanti. Quest’ultimi, durante la messa dell’Epifania il 6 gennaio, liberarono nella chiesa un Pettirosso, cibo prelibato a quei tempi, e incitarono i compaesani a catturarlo in modo tale da permettersi finalmente un pranzo decente. Fu da quest’episodio che gli abitanti di Occhieppo inferiore ebbero il sopranome il “Picioroos” che divenne anche la maschera carnevalesca del paese, considerata una delle maschere più antiche del biellese, ne è prova il fatto di appartener al gruppo delle maschere “animiste”. Col passare degli anni è stata accompagnata di una figura femminile “La Capinera”. La manifestazione carnevalesca nacque con il circolo del Pettirosso nel 1953 con la apertura del carnevale biellese.
Difficile e misteriosa riesce la ricostruzione storico-anagrafica dello Dsèvod: c’è chi lo vuole popolano del contado ducale approdato nel capoluogo presso una famiglia aristocratica e quindi accreditato presso la Corte parmigiana dei Farnese; c’è chi lo vuole figlio dei borghi urbani, forse ospitato dai monaci di un ordine e comunque particolarmente attivo col sarcasmo e con la comicità in occasione di feste, sagre e rappresentazioni.
La Famija Pramzana assegna periodicamente l’interpretazione della figura del Dsèvod ad un degno esponente particolarmente qualificato (spesso di provenienza teatrale) e che sa muoversi in tutti gli ambienti, anche istituzionali, con critiche e proposte intelligenti, svolte con arguzia e sagacia condite sempre da apprezzata ironia.
DESCRIZIONE DELLA MASCHERA
Il costume del Pettirosso se distingue con una giacca stille da generale colore azzurro col bel pettorale rosso, pantalone nero con bordure argentate. Il cappello azzurro e argento a forma di becco, con delle piume rosse e bianche.
Mentre la Capinera veste gonna e gilet in velluto rosso, abbinato con la camicia bianca ricca di merletti, cappello nero con piume bianche di struzzo.
MASCHERA RICONOSCIUTA DA:
Comune
Persona autorizzata ad indossare la Maschera:
Rinaldo D’Addetta