La Principessa “Perseghina”
STORIA DELLA MASCHERA
Questo personaggio di fantasia pone le sue basi sulla vera anima di Borghetto che è l’agricoltura e il suo motore trainante era la pesca, prima che la speculazione edilizia devastasse i numerosi pescheti presenti sul territorio. Perseghina vuol ricordare e riportarvi indietro nel tempo, quando la splendida cittadina con il suo litorale e con il suo piccolo borgo in primavera si tingeva di rosa, fino a confondersi con il blu profondo del mare. Era riconosciuta come la capitale delle pesche, si producevano quantità anche per i mercati di Milano, Torino e Genova, gli innesti raggiunsero tutta Italia. Con il suo vestito color pesca ,il corpetto color verde e la sua tiara ricoperta di fiori la Principessa Perseghina e le sue damigelle dette “Le Perseghine” vogliono dare un tributo a tutte quelle famiglie che hanno segnato un epoca di fatiche ma di grande orgoglio in particolare tre famiglie che hanno donato a loro volta i loro nomi e soprannomi a tre qualità di pesche molto conosciute che sono le Pesche Michelin, Dantin e Dessie. Ad oggi la produzione è molto calata e resistono quantità solo per la consumazione locale, con questo personaggio si vuole rappresentare la cittadina e rilanciare queste specialità dandole un valore inestimabile per la storia che le racchiude.
DESCRIZIONE DELLA MASCHERA
La caratteristica predominante del costume è il suo color pesca, data dalla sua gonna voluminosa ed ampia di vellutino dove va a ricordare propio il frutto vellutato. Il corpetto, color verde chiaro brillante, ha un taglio a manica corta da collocarsi intorno al 1930, anno in cui la coltivazione era più florida e nascevano le prime qualità famose. in testa porta una tiara con piccole perline rosa che richiamano i boccioli delle rose.
A volte porta un mantello lungo dello stesso tessuto con una tonalità leggermente più scura della gonna. Nei periodi più freddi indossa una giacchetta dello stesso colore del corpetto con un taglio a forma di foglia. In vita è presente una fusciacca pendente che richiama i miti dei celti liguri (elfi e folletti). A volte con se porta uno scettro con una pesca posta sopra di esso.
Persona autorizzata ad indossare la Maschera:
Elena Gandolfo