PRINCIPESSA ZENOBIA DEL CARRETTO DORIA
Loano – Liguria
STORIA DELLA MASCHERA
Zenobia era figlia di Marcantonio del Carretto, adottato da Andrea Doria da cui erediterà il principato di Melfi, e di Giovanna de Leyva; dall’età di quattro anni fu cresciuta dalla seconda moglie di Marcantonio, Vittoria Piccolomini d’Aragona.
Sposò appena diciottenne Gianandrea Doria, portandogli in dote il feudo melfitano e assicurando alla comune discendenza i diritti dei marchesi del Carretto di Finale.
Lei, però, fu la principessa regnante e il marito, marchese di Torriglia e conte di Loano le subentrerà solo alla morte.
La coppia avrebbe fatto di Loano la propria residenza estiva, costellandola di ricordi, committenze e patronati, costruendovi un palazzo residenziale che ancor oggi caratterizza, con la sua piazza, l’intero tessuto urbano loanese. Lontani da Genova, qui i loro figli (e in seguito nipoti) sarebbero cresciuti in un ambiente protetto, circondati dall’affetto della popolazione, a cui Zenobia dedicò continue attenzioni per il miglioramento delle condizioni di vita: un ambiente ben diverso da quello della villa di Fassolo, dove l’ufficialità rendeva tutto più difficile e meno spontaneo.
Fu colei che portò la ricchezza a Loano, ed è ricordata anche per le sue attività di benefattrice, fra cui l’istituzione dei monti di pietà di Loano, Melfi, Torriglia, Carrega Ligure e Ottone: contribuì, inoltre, al riscatto di molti schiavi cristiani catturati dai musulmani
La figura di Zenobia è commemorata con molte lapidi non solo a Loano (sulla porta di palazzo Doria e su quella di Sant’Agostino), ma anche a Melfi (sull’ingresso del castello) e nelle chiese di Santa Maria delle Grazie di Pegli e di San Benedetto di Fassolo.
DESCRIZIONE DELLA MASCHERA
Costume in stile Rinascimentale Italiano.
Persona autorizzata ad indossare la Maschera:
Laura Inglima
Maschera riconosciuta da:
Comune Loano