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Cicciolin

Cicciolin

Anagrafica

CICCIOLIN

STORIA DELLA MASCHERA 

Da CICIOLLO, appellativo dai molteplici significati – non tutti ortodossi – usato sempre più di rado, scherzosamente o malignamente, per indicare il cittadino savonese in genere.
Ridotto in affettuoso diminutivo CICCIOLIN, il nome precisa nella maschera la personificazione dei pregi e dei difetti della terra savonese. Caratteristiche e qualità: Nostromo, unico marinaio al mondo antiblasfemo, vanta la discendenza, più o meno diretta, dai formidabili campioni della Storia della propria terra e la pretesa di uno stretto legame con Cristoforo Colombo.
Cicciolin è nato da una intuizione del pittore savonese Romeo Bevilacqua nel 1953, periodo nel quale il Carnevale di Savona eguagliava quello di Viareggio per il numero, la qualità e la dimensione dei carri partecipanti.
E’ arrivato dal mare il 24 gennaio 1953, con l’intenzione di restare per sempre.
Da allora, ogni anno, la prima domenica dopo il 17 gennaio, Cicciolin sbarca come un Re nel porto di Savona con la sua corte, raggiunge in corteo la piazza del Comune dove riceve dal Sindaco le chiavi della città, sulla quale regna per tutto il periodo di carnevale. Restituisce le chiavi il giorno della Pentolaccia.
Cicciolin partecipa ai Carnevali organizzati nei paesi limitrofi, ma anche in altre regioni; visita i malati negli ospedali, gli anziani nelle Case di Riposo, i bambini nelle scuole e negli asili portando ad ognuno una ventata di allegria e spensieratezza.

DESCRIZIONE DELLA MASCHERA 

Sulla sessantina, statura oltre la media; corporatura robusta seppur aitante; viso tondo dai tratti regolari, tutto incorniciato da una barbetta corta del colore della stoppa, senza baffi; sopracciglia folte e scure; sguardo spesso ammiccante.
Abbigliamento: berretto “baxadonna” , esternamente di panno rosso, internamente di panno nero, il cui bordo rivoltato forma la tesa rialzata, piegata a destra.
Maglione di lana a righe orizzontali bianco-blu, pantaloni abbondanti in velluto azzurro stretti al ginocchio e terminanti con un breve volant. Fascia (pezzotto) in lana grezza con strisce trasversali rosso/bianco/rosso attorno alla vita, con estremità ricadenti sul fianco sinistro. Calze di cotone bianche; scarpe nere con lingue piegate in avanti e fissate da fibbie dorate. Giacchetta di panno giallo/oro scuro, corta e sfiancata, foderata di raso celeste e aperta sul davanti; maniche voluminose dall’attaccatura al gomito, con quattro incisioni longitudinali; i risvolti delle maniche e del colletto, nonché i rigonfi alla cucitura delle maniche nel medesimo raso.
Al collo una collana di 68 perle (come il numero dei comuni della provincia) nei tre colori celeste, marrone e verde (comuni marini, montani e “campestri”) con ciondolo-stemma della città di Savona.

Persone autorizzate ad indossare la Maschera:

Davide Villani

Paolo Farci

Maschera riconosciuta da:

COMUNE, PROVINCIA, REGIONE.

 

La maschera oggi..

 

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