RE MARSAPÀN E REGINA CASOÈLA
Casalino – Novara
STORIA DELLA MASCHERA
La Maschera di “Re Marsapàn” ha un’importante storicità nel territorio del Comune di Casalino (NOVARA di Piemonte). La maschera nasce molti anni indietro in data sconosciuta dal volere del popolo che oramai stufo delle continue battaglie sul territorio dei reali Sabaudi contro l’impero Austroungarico che si contendevano i territori, presero l’iniziativa di creare questo personaggio per schernire i due regnanti in perenne conflitto.
Il sanguinaccio (marsapàn) che porta al collo rappresenta il sangue versato durante le battaglie.
Divenne così la maschera allegorica del territorio di Casalino che nel tempo venne affiancato dalla Regina Casoèla.
Le due maschere successivamente vennero dimenticate per essere riportate in vita nel 1998 e dal 2008 viene rappresentato da Roberto Bruno.
DESCRIZIONE DELLA MASCHERA
Il Re Marsapàn indossa un abito rosso del XVIII secolo, brandisce il mestolo sia come scettro sia come simbolo della buona cucina e delle tradizioni autoctone e porta al collo il “marsapàn”, prodotto campagnolo, che rappresenta un insaccato e precisamente il rinomato “sanguinaccio”; quest’ultimo viene preparato, solitamente, d’inverno e come “nobile nostrano” ha caratterizzato, a livello locale, il soggetto carnascialesco per eccellenza. La Regina Casoèla è contraddistinta da un abbigliamento che risale sempre al XVIII secolo e che è di colore verde, chiaro richiamo al “piatto gastronomico nostrano delle costine con verza”, anch’esso tipico della stagione invernale e da cui “la Regale Maschera” prende il nome.
Persona autorizzata ad indossare la Maschera:
Roberto Bruno