Conosci la maschera

U Cillu

U Cillu

Anagrafica

    Classificazione: Maschera Allegorica
    Periodo Storico:
    Regione: Liguria
    Associazione: Forum Culturale APS Borghetto

U CILLU

STORIA DELLA MASCHERA 

La storia del nostro personaggio si svolge nel secolo scorso, in un paesino affacciato sul Mar Ligure e circondato dal verde della collina e delle campagne, vocato in quegli anni all’agricoltura e agli esordi del turismo balneare. Il nostro “U Cillu” era uno spiantato: la sua missione quotidiana era di mettere insieme un pranzo ed una cena. Per raggiungere questo obiettivo si prodigava in lavori saltuari di ogni genere. Quando i lavori manuali non bastavano per mangiare, si recava alla trattoria di un suo amico, “Da Orazio”, dove rimediava sempre qualcosa raccontando barzellette o qualche sua burla. Visse a lungo in una baracca per gli attrezzi agricoli. Nonostante le difficoltà della vita quotidiana, al nostro non mancavano lo spirito goliardico e la voglia di divertirsi. U Cillu, che conosceva bene il tedesco, aveva fama di grande conquistatore, soprattutto con le turiste, e, nonostante la sua reale condizione economica, era solito abbigliarsi con un elegante vestito bianco, cappello panama, finti occhiali senza lenti e bastone presentandosi come il conte Falco. Accompagnava le malcapitate in una zona collinare dalla quale annunciava “tutte le terre che vedi da quassù, sono mia proprietà!”. Si racconta che per fare colpo sui turisti che non lo conoscevano, inscenasse una gag supportato da un noto imprenditore del posto, proprietario di una delle poche auto in circolazione all’epoca, che lo portava in giro facendo finta di essere il suo autista. La fantasia burlesca di Cillu si scatenava nelle sere estive quando convinceva alcuni turisti a partire per un’improbabile “caccia alle lumache”: armato di annaffiatoio, torcia e una latta da battere, raccontava che avrebbe stanato le lumache inscenando un finto temporale con acqua, tuoni e fulmini; i turisti, provenienti dalle grandi città, gli credevano e partecipavano alla caccia fra le risate della gente del posto. Obiettivo delle burle di Cillu non erano solo i turisti, come la volta in cui, facendo leva sul fatto che a quei tempi rimanere “zitella” era una vergogna, sparse in paese la voce che si sarebbe recato in pellegrinaggio presso un santuario dove, accendendo un cero a sant’Antonio, si poteva ottenere la grazia di sposarsi entro un anno. Inutile dire che nel giro di pochi giorni alcune ragazze senza marito andarono da lui, in gran segreto, portandogli un’offerta affinchè accendesse un cero per loro una volta arrivato sul posto. Il nostro Cillu non si recò mai al santuario, ma spese tutti i soldi delle offerte mangiando e bevendo in un paese vicino, sicuro che nessuna lo avrebbe mai potuto denunciare a causa della vergogna. Il nostro personaggio scese anche in politica, ovviamente a modo suo, fondando, in occasione di imminenti elezioni comunali, il “partito della bistecca” promettendo in solenni comizi per il paese “una bistecca per tutti!”

 

DESCRIZIONE DELLA MASCHERA 

Il costume è composto da un completo bianco con toppe evidenti colorate sulle ginocchia, la giacca è un fino doppio petto, completo di camicia azzurra e cravatta nera. La Maschera porta finti occhiali neri senza lenti, un cappello a panama bianco e porta un bastone da passeggio. I pantaloni leggermente corti lasciano intravedere le caviglie e le calze. Quest’ultime sono di colore una gialla e una rossa.

Le scarpe sono dei mocassini bianchi con le punte nere. Sulla giacca, nel lato sinistro, è cucito un vistoso stemma riportante le parole “Il Partito della Bistecca”

 

Persona autorizzata ad indossare la Maschera:

Enzo Ricotta

La maschera oggi..

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