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Zanni

Zanni

Anagrafica

    Classificazione: Maschera Commedia dell'Arte
    Periodo storico: 1500
    Regione: Lombardia
    Associazione: LA FAMIGLIA SINAGHINA A.P.S.

ZANNI
Busto Arsizio – Varese

STORIA DELLA MASCHERA 

ZANNI: UN’ANTICA MASCHERA DELLA COMMEDIA DELL’ARTE.

CHI ERA ZANNI?
Zanni era un personaggio del teatro comico dell’antica Roma, divenuto poi maschera della Commedia dell’Arte. Rappresenta la figura del servo, con modi di fare triviali e istintuali legati spesso al sesso e alla fame.
Il nome Zanni ha avuto origine da Gianni: nome molto diffuso nella campagna veneto-lombarda da cui veniva la maggior parte dei servitori dei nobili e dei ricchi mercanti veneziani La Commedia dell’Arte era anche chiamata Commedia degli Zanni, in quanto i personaggi venivano facilmente identificati con tali servi contadini.
Inizialmente, Zanni era il servo del Magnifico, mercante vecchio, avaro e lussurioso, che prese poi il nome di Pantalone: attuale maschera veneziana.
Zanni è un servo sia furbo sia sciocco; in entrambe le versioni, è spassoso e divertente. Genera equivoci col padrone e addirittura cerca di elevarsi al di sopra della sua figura, venendo però subito ammonito.
Le caratteristiche principali sono: essere affamato, supplicare come un barbone e lamentarsi di continuo della sua situazione e delle varie circostanze.
Le due opposte tipologie di carattere:
furbo: è un servo astuto, agile e veloce; gioca brutti tiri al padrone e agli altri, ma con le donne tenta subito di accoppiarsi senza tanti preamboli. Ha la parlantina sciolta, è facile all’ira e diventa spesso violento e manesco, anche con le donne.
sciocco: è un servo lento e ignorante, è quasi incapace di formulare un concetto e dimostra la sua tardezza anche nel movimento flemmatico e curvo verso il basso.
CHI E’ ZANNI
Il termine “Zanni”, un diminutivo di Giovanni (storpiato in Gianni, Zani) indicava nel Rinascimento gli uomini di fatica, che nella Commedia dell’Arte impersonavano i servi buffoni: personaggi rozzi, sguaiati e istintivi, rappresentativi di un’umanità animalesca alla quale si richiedeva in continuazione la trovata comica, il lazzo.
Per essere distinti dagli altri personaggi di ceto più elevato, gli zanni usavano normalmente la lingua incomprensibile e gutturale dei montanari bergamaschi, che insieme alle azioni balorde colpiva la fantasia degli spettatori, sia colti che popolari. Ed è probabile che la parlata “rozza” dei montanari bergamaschi, portasse a considerarli appartenenti a classi sociali inferiori.
Fu soprattutto a Venezia la città in cui gli Zanni vennero portati sulla scena, come una sorta di parodia dei tanti servi bergamaschi che popolavano la città lagunare, nella quale formavano una vera e propria comunità legata alle proprie radici e alla propria identità.
Dallo Zanni della Commedia scaturirono due varianti: il primo zanni, e cioè il servo astuto (come Frittellino, Beltrame e Brighella) e il secondo Zanni, il servo sciocco (come Arlecchino, Pulcinella, Mezzettino e Truffaldino).

DESCRIZIONE DELLA MASCHERA 

Ha un costume che ricorda il vestiario usato dai contadini durante i lavori nei campi: casacca legata in vita con una corda, pantaloni larghi color bianco- beige e un berretto simile a quello goliardico degli universitari. Sul fianco sinistro portava inizialmente un borsello poi un corto bastone.
La maschera è caratterizzata da un lungo naso aquilino e ricurvo.

Zanni con Arlecchino, Colombina, Rosaura e Pantalone fa parte del gruppo le Maschere Goldoniane

Persona autorizzata ad indossare la Maschera:

Renzo Finati

Maschera riconosciuta da:

Comune Busto Arsizio

 

La maschera oggi..

 

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